ATALANTA 7: Ad inizio campionato si sperava in una
tranquilla salvezza, una delle tante che aveva portato a casa negli anni
passati Stefano Colantuono, ed invece la Dea ( e Reja) hanno stupito tutti,
sgomitando per posti ben più blasonati. In effetti avendo tra le proprie file
un certo Mauricio Pinilla come si può lottare per la salvezza?.
BOLOGNA 6:
Media aritmetica tra il 4 del Bologna di Delio Rossi e l’8 di quello di Donadoni.
Mai come questa volta la scelta di lasciare a piedi un tecnico ha pagato tanto,
la squadra è quadrata e attenta in fase difensiva, ora però gli emiliani devono
sperare di rivedere il Destro (quello vero) dei tempi del Siena.
Ah già… Lo
possiamo dire che Ciccio Brienza sta giocando ai livelli di Ronaldo dei tempi
d’oro?!
CARPI 5: Per
me la matricola emiliana è retrocessa il giorno in cui ha affidato (se pur per
qualche settimana) la panchina a Sannino. Detto questo bisogna dire che il
Carpi è una squadra che sfanga, e di brutto, per questo mi piace molto; ma
francamente le dò al massimo 2 mesetti di reale lotta per non risprofondare in
B. Anche se la dedizione che ci mette capitan Borrielo è ammirevole, contando
che ha la Nargi a casa.
CHIEVO 6,5:
Ogni anno è l’anno buono per la retrocessione del Chievo, ma a meno di
clamorose sviste i veneti si sono salvati di nuovo la pellaccia; grazie
soprattutto ad un ragazzone veronese che risponde al nome di Riccardo
Meggiorini, il Real dov’è quando serve?!
EMPOLI 8:
Ecco un’altra squadra che si vedeva già in B, ed invece Giampaolo ha saputo
prendere bene le misure ad una squadra che sembrava finita dopo l’addio di
Sarri. A ridere di tutto questo è il presidente Corsi pensando al fatto che
quest’estate potrà rivendere Saponara a 2-3 milioni a gol, e fidatevi che di
gol ne fa…
FIORENTINA
8: Questa Fiorentina secondo il mio umile pensiero si contende lo scettro di
squadra più “bella” d’Europa con il Barcellona di Messi e il Crotone di
Budimir.
Paulo Sousa
ha fatto un capolavoro di rara bellezza e senza spendere neanche un patrimonio,
anzi, vi ricordate per caso chi sia Salah?
FROSINONE
5+: Vale lo stesso discorso fatto col Carpi ma qui si meritano il mezzo voto in
più per aver lasciato il buon Stellone sempre al suo posto e per i “tifosi” che
si gustavano la partita dal balcone in Frosinone-Juve, ah già il mezzo voto
diventa un più (+) per Diakitè titolare riproposto ogni santissima domenica.
GENOA 4: Ridendo
e scherzando, la squadra di Gasperini è a 2 punti dalla zona retrocessione. Il
Genoa è in difficoltà indicibili, le sue partite assomigliano a degli
piscodrammi, nel bene e nel male, (basti pensare ai finali al cardiopalmo o
all’espulsione lampo di Pavoletti contro il Carpi…) e non sono mai banali. Ma
se le partite sono piscodramatiche l’attacco rossoblu è horror puro, Pandev
sembra alla frutta e l’unico in grado di garantire qualche gol sembra essere
proprio il buon Pavoletti. Ah già dimenticavo… fra poco c’è un derby che
promette solo tanti ceffoni.
INTER 8: “Ragazzi
ma che gioco fa l’Inter?!” questa è più o meno la tiritera che si sente uscire
dalle bocche dei tifosi non-interisti, infatti non si può negare che il Mancio
abbia plasmato questa squadra più per una guerra che per un campionato.
Ma alzi la
mano chi a Ferragosto pensava che a
Natale, in testa al campionato ci sarebbe stata l’Inter di Mancini; forse
nessuno o forse solo alcuni visionari ispirati dalla Vodka.
Ma oggi, 27
dicembre 2015 vincono, e lo fanno con un gioco tutt’altro che spumeggiante, a
suon di 1-0 e partite vinte quasi per miracolo. Ma è esattamente il nostro
concetto ideale di sfangata, diciamocelo. E poi con un Felipe Melo in queste
condizioni, noi non potremmo chiedere di meglio.
JUVENTUS
7,5: Inizio disastroso, Allegri già con una gamba e mezzo fuori dallo Stadium,
ed invece, la Juve da grande squadra ha saputo ritrovarsi dopo una bella doccia
fredda offerta gentilmente dal Sassuolo. Ora a Natale la Juventus è tornata e fa paura di nuovo a
tutti. La concorrenza, che pensava di essersi liberata del peso dei campioni in
carica, chiude il 2015 smadonnando parecchio.
LAZIO 5:
L’ultima vittoria di San Siro ha risollevato un po’ morale e classifica, ma la
situazione resta parecchio delicata. Il pubblico ormai ha abbandonato la causa
e la Nord è in sciopero da 3 mesi; risultato? All’olimpico ormai Klose e
compagni giocano in trasferta.
MILAN 5:
Parecchi milioni spesi, Mihajlovic, bomber di respiro internazionale e due
derby vinti (anche se valevano come la diffida di Felipe Melo)… Eppure ci ritroviamo
a Natale per l’ennesimo anno consecutivo a parlare di crisi a Milanello; almeno
nell’ultimo lustro si poteva dire che era tutta la Milano calcistica in crisi,
quest’anno l’Inter è ripartita. Forse è stato il cambio di presidenza ha dare
la scossa giusta all’ambiente interista?
Potrebbe essere, infatti la sensazione è che Sinisa e dirigenza e proprietà
possano venire alle lame da un momento all’altro. L’occasione del riscatto
potrebbe essere la coppa Italia, con il tabellone da Lega Pro dalla parte del
Milan.
NAPOLI 7,5:
Dopo le prime tre gare già si pensava che forse il buon Maurizio Sarri non
avrebbe mangiato il panettone, anzi il babà, scusate. Ed invece l’ex tecnico
dell’Empoli ha ingranato la terza, soprattutto grazie alla cura, quasi
maniacale, che ha adottato con alcuni giocatori (Koulibaly è lo stesso
giocatore dell’anno scorso? Davvero?). Ora tocca riportare i partenopei allo
stadio e si potrà parlare di scudetto.
PALERMO 5:
#rivogliamoBeppe serve aggiungere altro?
ROMA 6: Per
una volta le cose sembrano girare per il verso giusto a Trigoria,
qualificazione agli ottavi di Champions, vetta a 4 punti e finalmente un bomber
di razza al quale aggrapparsi (che non abbia visto nascere Dante); la
situazione si potrebbe leggere in questo modo, ma purtroppo vedendola da
quest’altro punto di vista le cose sembreranno più veritiere: agli ottavi c’è
il Real da affrontare, la vetta non è occupata dalla Juve degli invincibili ma
dall’Inter e il bomber di razza è in crisi totale.
La Roma sembra essere pronta ad esplodere da un momento
all’altro, e Garcia la mattina si sveglia ancora mister della Roma solo per
mancanza di sostituti… Serve un inversione totale oppure si rifarà un anno da
“zero tituli”.
SAMPDORIA
4,5: Se il Genoa sta messo male, la Samp non è che possa riderci molto. La Samp
comincia la stagione facendosi buttare fuori dall’Europa League ancora sotto
l’ombrellone, poi in campionato parte maluccio ma non tragicamente, ma Ferrero
decide comunque di cacciare Zenga per prendere Montella.
Vincenzo dal
canto suo non sistema molto ed ecco a voi un derby da dentro o fuori, buona
fortuna.
SASSUOLO 7:
Dio benedica Di Francesco, il Sassuolo è una squadra giovane, che gioca bene,
cool e di grande prospettiva. L’Europa è a pochi punti di distanza, cosa volete
di più?!
TORINO 6:
Ordinaria amministrazione per la truppa Ventura, meno prospettive rispetto
all’anno scorso, troppi derby persi (tutti in malo modo); insomma male, ma non
malissimo.
UDINESE 6: A
Udine la preoccupazione principale di questa stagione era di finire lo stadio.
Il gioiellino del Friuli però, per un breve periodo ha rischiato di vedere la
serie B il prossimo anno perchè, dopo la partenza a razzo (espugnato lo
Juventus Stadium con una sfangata di proporzioni cosmiche) la squadra friulana
sembrava precipitata in un dirupo. Poi, con la sapiente mano di Colantuono, che
riesce ad attrezzare barricate e contropiede a ogni partita, le cose sono
andate migliorando, e la retrocessione non è più uno spettro che fa paura.
VERONA 3: Ecco,
il Verona non è che lo vediamo proprio benissimo. La partenza è stata un
incubo, l’arrivo di Del Neri ha portato qualche punto, ma ha fatto prima ad
arrivare il Natale che non la prima vittoria gialloblu della stagione. E la
salvezza è già lontana 8 punti, praticamente tutti quelli fatti fin qui dalla
truppa dell’Hellas. Insomma, per salvarci servirebbe un intervento dall’alto,
da molto in alto. Luca Toni è alla sua stagione di addio, rischia di salutare
con una triste retrocessione. Serve una vera e propria impresa.