giovedì 3 dicembre 2015

LA CLASSE OPERAIA IN PARADISO: JAMIE VARDY

C’è un giocatore che più  di tutti rappresenta l’orgoglio della gente comune che va allo stadio, quella gente che sta pian piano scomparendo dagli stadi inglesi, e non solo, per via dei prezzi inaccessibili per chi di lavoro fa, per esempio, l’operaio.
Operaio avete detto? Ma che c’entra un lavoro cosi’ umile con il campionato più ricco e esclusivo del mondo? Bhe, oggi 3 dicembre 2015 il giocatore che guarda tutti dall’alto nella classifica marcatori è uno che fino a 5 anni fa giocava in  Conference (la quinta serie inglese, la nostra Promozione) e per campare andava ogni giorno in una delle fabbriche fredde, grigie e cupe della Midlands inglesi.
Se ci pensate solo un secondo è passato in pochi anni dalla lana grezza e ispida al vellutato prato dello Stanford Bridge, dove ha trovato anche il tempo di spingere Jose fin quasi all’esonero con uno dei gol suoi, un po’ brutti, un po’ goffi ma sempre efficaci.
Ah già, i gol… il buon Jamie da Sheffield ne ha segnati 14, 14 in altrettante partite; è un record che apparteneva a Ruud Van Nistelrooy, non certo il primo degli scarsi.
E il Leicester in tutto questo è primo a pari merito con il Manchester City; siamo a dicembre, siamo al giro di boa, se le volpi blu hanno resistito per oltre 3 mesi perché non resisterne 5?! Sarebbe l’apoteosi del nostro calcio, il calcio di provincia…
 “Ultima giornata, il Leicester porta via 3 punti dallo Stanford Bridge e si laurea campione d’Inghilterra per la prima volta”
Non so quanto pagherei per leggere questa frase sulla Gazzetta dello Sport, non so quanto pagherei per vedere la faccia delusa di Abramovich e degli sceicchi quatariani mentre ammirano il bomber pagato 35.000 sterline che alza la coppa… però rimane un sogno, la realtà è un’altra; Vardy non segnerà all’infinito e Ranieri non ha alternative all’altezza, ma finchè la fredda matematica farà svanire il mio sogno, io ci credo, io credo ad  Leicester campione.
Ma ora torniamo al nostro attaccante, è veloce, tecnico e abile con entrambi i piedi. Se arriva un cross, potete scommetterci tutto quello che volete che la prima zucca che incoccerà quel pallone sarà la sua. Rubando le parole ad un suo compagno di squadra, il portiere Kasper Schmeichel, Jamie Vardy è colui che è in grado di trasformare una cattiva palla in buona occasione e una buona occasione in gol, insomma insieme al connazionale Rooney e al polacco Lewandowski è l’identikit dell’attaccante moderno; ma forse non mi credete, non credete che sia cosi’ forte, allora ora vi faccio leggere uno scambio di battute tra Jamie e un certo allenatore che di calcio sembra azzeccarci qualcosa.
“Ma non la smetti mai di correre?
“Non conosco nessun altro modo di giocare a pallone”

P.S la prima frase è di un certo José Mário dos Santos Mourinho Félix, meglio noto come José Mourinho, conoscete?



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