giovedì 8 ottobre 2015

FRANCESCO MAGNANELLI: QUANDO L'AMORE PER LA MAGLIA VA OLTRE LA FAMA.

Il capitano

Se fosse per noi mediani rimarremmo nella stessa squadra dall’inizio alla fine della nostra carriera, ma come abbiamo imparato, nel mondo pallonaro di oggi esiste un mostro che negli anni ha divorato sempre più soldi e ha rotto più cuori di quanti ne rompa la Friendzone; stiamo parlando del Calciomercato, il periodo dell’anno in cui i giocatori diventano oggetti più o meno costosi che hanno alle loro spalle un andamento più o meno borsistico della loro quotazione.
Sempre più volte inoltre abbiamo dovuto sottostare a strani e loschi giri di denaro, non sempre limpido come l’acqua. Ma c’è un giocatore (come tanti altri) che si è chiamato fuori da questo scempio, e scommetto che pochi sanno il suo nome, ma ci provo ugualmente…Francesco Magnanelli.
Forse voi non lo conoscerete ma  a Sassuolo sicuramente sanno chi sia. Oggi vi vorrei proporre la sua storia, anche perché nel calcio “moderno” penso sia sempre più difficile trovare dei giocatori legati ad una squadra (come già detto prima), disposti ad accompagnarla nelle buone e nelle cattive situazioni.
Da dodici anni a questa parte Francesco ha sposato la causa del Sassuolo, allora, nel 2005 quando tutto è cominciato, era C2, ora è Serie A.
Magnanelli è l’unico giocatore nella storia del Sassuolo ed uno dei pochi in Italia ad aver militato con la STESSA squadra in serie C2, C1,B ed A; la sua fantastica carriera con gli Emiliani iniziò nella stagione 2005-2006, dopo un lungo girovagare in squadre del centro-nord Italia.
Il suo primo anno a Sassuolo è da incorniciare, il calciatore umbro gioca la stragrande maggior parte delle partite, centrando al primo anno utile la promozione in C1, ma è solo l’inizio, l’anno successivo si rinnova il suo posto di titolare nel ruolo di mediano (cosa vi aspettavate?!) che sarà rinnovato per i successivi 10 anni.
Di cose ne sono successe, di acqua ne è passata sotto i ponti. In realtà per Francesco è come se non fosse cambiato proprio nulla, lui è lì in mezzo al campo a giocare il suo rozzo, brutto e romanticissimo calcio, al suo ritmo che spesso non coincide con quello indemoniato di compagni ed avversari. Ma cosa volete di più se non un fedele capitano di mille avventure ?
Ancora oggi Francesco calpesta, da titolare, i campi di serie A con la maglia del Sassuolo, chissà cosa gli riserverà il futuro, magari dopo l’esordio in Serie A a 29 anni, potrebbe anche centrare la prima, storica qualificazione in Europa League?!
Noi ci speriamo e vorremmo tanto vedere un calciatore che porta una squadra dalla C2 all’Europa; sudando e faticando sempre per la stessa maglia ,orta che spot migliore per il “buon vecchio calcio di provincia?”.
Francesco è ormai la bandiera della squadra, capitano a cui tutti si rivolgono nei momenti di difficoltà ed icona del “buon calcio di provincia”.

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