sabato 3 ottobre 2015

MILLWALL, ORGOGLIO OPERAIO DEL SUD DI LONDRA.



Esultanza dei Millwall Bushwackers  dopo un gol contro l'odiato West Ham, con un povero Hammer che si chiede dove sia finito. (partita poi persa, si sa il calcio non va sempre come diciamo noi).
Non sempre vincere è l’unica cosa che conta o quella più importante, non sempre avere giocatori forti è importante, non sempre avere una bacheca trofei piena è importante; non ne siete convinti? Chiedete ai  Millwall Bushwackers…
Il Millwall è una delle innumerevoli squadre londinesi spuntate come funghi tra la fine dell’800 e  gli inizi dell’900, e come la stragrande maggioranza di esse nasce come dopo-lavoro, ma non di una ditta inglese bensi’  di una scozzese, che aveva deciso di sfruttare la sponda sud del Tamigi per aprire una fabbrica; quindi non c’è da stupirsi se il gruppo originario di tifosi del club fosse scozzese ed ecco anche spiegato il perché dei colori blu e bianco, che  riprendono dalla “ St. Andrew's Cross”.
Anche se nella sua lunghissima storia i “Dockers” (scaricatori di porto) non hanno mai vinto nulla godono di una fama che va ben oltre i confini dell’Est End londinese; infatti gran parte della fama di questo club non viene dai giocatori o dai risultati sportivi ma dai loro hooligans che sono considerati insieme ai cugini-nemici dell’West Ham i più pericolosi e cattivi d’Inghilterra; i Millwall Bushwackers.
Questo nome lo devono ai Bushwackers, un gruppo di soldati americani che durante la guerra civile erano soliti tendere imboscate o comunque fare azioni più vicine alla guerriglia che alla guerra vera e propria; e questo già da’ un idea di quello che hanno combinato a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 dove hanno letteralmente mandato in tilt Londra, la Metropolitan Police Service e il governo inglese, costringendo la Thatcher a emanare l’editto che poso’ la pietra tombale sul vecchio calcio inglese.
Nel 2004 un singhiozzo di fama calcistica quando incredibilmente raggiunse la finale di FA Cup (che perse con il Manchester United)  e per questo si qualifico’ alla Coppa UEFA, ma il Millwall non era abituato a certi palcoscenici e perse subito contro gli ungheresi  del Ferencváros; forse però è stato meglio cosi’, il Millwall deve essere una cosa per pochi, deve essere per quelli a cui non importa un dannatissimo trofeo ma importa la storia e la passione che quel club sa dare… Per mediani insomma, perché forse al The Den non vedrete mai uno scatto fulminante  palla al piede di Hazard o un gol in rovesciata di Benteke, ma potreste sentire quei rimanenti 20000 Dockers che cantano tutti insieme…

 
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